I vantaggi del glamping rispetto al campeggio tradizionale

Il glamping, ovvero il campeggio lussuoso, sta diventando sempre più popolare tra i viaggiatori di tutto il mondo che cercano un’esperienza di vacanza unica e confortevole. Ma quali sono i vantaggi del glamping rispetto al campeggio tradizionale?

  1. Comfort: Il glamping offre un comfort superiore rispetto al campeggio tradizionale, con tende dotate di comfort come dei letti comodi, riscaldamento e i bagni privati.
  2. Servizi: Molti luoghi di glamping offrono servizi come piscine, ristoranti, spa e centri fitness, il che significa che non c’è bisogno di lasciare il luogo per godere di queste comodità.
  3. Privacy: Il glamping offre una maggiore privacy rispetto al campeggio tradizionale, con tende separate e spazi privati per godersi il tempo in pace.
  4. Convenienza: Con il glamping, non c’è bisogno di portare tutto l’equipaggiamento necessario per un campeggio tradizionale, come tende, sacchi a pelo e stufe. Tutto ciò di cui si ha bisogno è fornito sul posto.
  5. Vicinanza alla natura: Il glamping offre una vicinanza alla natura, ma con comfort e lusso, permettendo di godere del meglio dei due mondi.
  6. Esperienza unica: Il glamping offre un’esperienza unica che non si può ottenere dal campeggio tradizionale o da altre forme di alloggio.

In conclusione, il glamping offre una vacanza confortevole, lussuosa e unica che non può essere eguagliata dal campeggio tradizionale. Se stai cercando un’esperienza di vacanza indimenticabile, il glamping potrebbe essere la scelta perfetta per te.

Il vino in Basilicata

La Basilicata è una regione situata nel sud Italia, caratterizzata da paesaggi montuosi, colline e coste adriatiche. La sua storia vitivinicola è antica e risale ai tempi dei Greci, che introdussero la coltivazione della vite nella regione. Nel corso dei secoli, la produzione vinicola della Basilicata ha subito molte influenze, dall’arte dei Romani alla tradizione contadina dei contadini locali. Oggi, la regione produce vini di alta qualità, tra cui il noto Aglianico de Vulture. Nonostante la sua storia secolare, la produzione vinicola della Basilicata è ancora poco conosciuta a livello internazionale. Tuttavia, negli ultimi anni, i vini di questa regione stanno guadagnando sempre più popolarità grazie alla loro qualità e al loro carattere unico, che li rende perfetti per accompagnare piatti locali e tradizionali.

1 DOCG e 4 DOC della Basilicata

  • Aglianico del Vulture Superiore DOCG
  • Aglianico del Vulture DOC
  • Grottino di Roccanova DOC
  • Matera DOC
  • Terre dell’Alta Val d’Agri DOC

Vitigni più coltivati: Aglianico del Vulture 2.163 ha (42%), Sangiovese 412 ha (8%), Aglianico 258 ha (5%), Primitivo 103 ha (2%)

I rilievi della Basilicata degradano in colline che sono particolarmente vocate alla coltivazione della vite, soprattutto ai piedi del Vulture.

In Basilicata vengono coltivati soprattutto vitigni a bacca nera, che rappresentano quasi il 90% di tutti gli ettari vitati di questa regione. L’Aglianico del Vulture è il re dei vitigni della Basilicata, con oltre il 40% della superficie vitata e da solo il 90% della produzione di vini DOP e IGP.
Nella Val d’Agri (Terre dell’Alta Val d’Agri DOC) e nella zona di Roccanova (Grottino di Roccanova DOC) si coltivano i vitigni internazionali come Merlot e Cabernet SauvignonSangiovese e Montepulciano. Nella zona di Matera il Primitivo rappresenta il vitigno principale, I vitigni a bacca bianca – meno diffusi – comprendono la Malvasia Bianca, la Verdeca, il Bombino Bianco e lo Chardonnay.

Esplora i sapori autentici della Basilicata: i prodotti tipici da provare

Scopri i sapori autentici della Basilicata: dalla tradizione agli ingredienti tipici

La Basilicata è una regione situata nell’Italia meridionale, conosciuta per la sua bellezza paesaggistica e per la sua ricca tradizione culinaria. Il cibo della Basilicata è caratterizzato da ingredienti semplici, ma saporiti, che vengono utilizzati per creare piatti tradizionali unici e deliziosi.

Vediamo più nel dettaglio quali sono i prodotti lucani Dop e Igp:

  • Caciocavallo Silano DOP
  • Canestrato di Moliterno IGP
  • Pecorino di Filiano DOP
  • Lucanica di Picerno IGP
  • Olio Extravergine di Oliva Vulture DOP
  • Fagioli bianchi di Rotonda DOP
  • Fagiolo di Sarconi IGP
  • Melanzana Rossa di Rotonda DOP
  • Peperone di Senise IGP
  • Pane di Matera IGP

Qual’è la stagione migliore per fare glamping?

La stagione migliore per fare glamping dipende dalle preferenze personali e dalla destinazione scelta.

  • In generale, la stagione estiva (da giugno a settembre) è ideale per chi ama il clima caldo e le attività all’aria aperta, come il campeggio, la pesca, l’escursionismo e le attività acquatiche.
  • La primavera (da marzo a maggio) e l’autunno (da settembre a novembre) sono stagioni perfette per chi ama le temperature più miti e le giornate più lunghe. In queste stagioni è possibile godere dei colori della natura e partecipare a attività come birdwatching, equitazione e ciclismo.
  • L’inverno (da dicembre a febbraio) è la stagione ideale per chi ama le attività invernali come lo sci, lo snowboard, le passeggiate nella neve e le ciaspolate.

In ogni stagione, il glamping offre la possibilità di immergersi nella natura e di godere della bellezza della vita all’aria aperta, ma in modo più confortevole e lussuoso rispetto a un tradizionale campeggio.

I presìdi Slow Food della Basilicata

I presìdi Slow Food

Sui prodotti tipici della Basilicata veglia anche Slow Food, che nella regione conta cinque Presìdi:

Caciocavallo podolico della Basilicata: formaggio simbolo della tradizione casearia meridionale prodotto solo con latte di bovini di razza podolica

Fagiolo rosso scritto del Pantano di Pignola: coltivato a pochi chilometri da Potenza, questo fagiolo dalla buccia tenera è protagonista di zuppe, antipasti e contorni

Oliva infornata di Ferrandina: perfetta per accompagnare i salami lucani, i formaggi stagionati ma anche piatti come il baccalà in umido o l’insalata di arance

Pera signora della valle del Sinni: piccole pere dal profumo delicato da gustare al momento della raccolta o da trasformare in marmellate

Pezzente della montagna maternata: salsiccia tipica realizzata con le parti meno nobile del maiale alle quali si aggiunge il peperone rosso dolce o piccante